Sesto: sfratto rimandato per una donna vittima di violenza con 3 minori

di Michele Foggetta

SESTO, IL COMUNE LASCIA CHE SI SFRATTINO UNA DONNA VITTIMA DI VIOLENZA E I SUOI 4 BAMBINI

È successo di nuovo questa mattina. È successo che per l’ennesima volta le forze democratiche della nostra città sono riuscite a sventare uno sfratto che, anche di più rispetto al solito, sarebbe non solo potuto essere rimandato, come in effetti è successo, ma non si sarebbe neppure dovuto tenere e le nostre istituzioni questo lo sapevano.

Lo sfratto infatti era a carico di una donna vittima di violenza che al momento si trova con i suoi figli in una Comunità Protetta.

Dalle informazioni che abbiamo raccolto, lo sfratto si stava tenendo in assenza di un ufficiale delegato del proprietario di casa, si stava tenendo con l’Ufficiale Giudiziario che agiva in completa assenza di un documento del Tribunale dei Minori che dichiarasse fattibile lo sgombero, obbligatorio per Legge, e si faceva nella latitanza dell’Assessorato del Comune di Sesto San Giovanni (guidato da Roberta Pizzochera) che aveva assicurato all’Ufficiale Giudiziario la presenza di un proprio funzionario ma che poi ha scaricato la cosa sulle scelte personali di due agenti della Polizia Locale autorizzati esclusivamente a fare l’inventario di quanto avrebbero trovato in casa.

Solo quando i due agenti hanno capito che, in assenza di una delega ufficiale da parte dell’Assessorato, ogni responsabilità legale dell’azione sarebbe ricaduta su di loro, si sono fatti fermare i fabbri che stavano già per sfondare la porta e si è costretto l’Ufficiale Giudiziario a rinviare lo sfratto al prossimo 17 Settembre.

Tutto questo è il resoconto di quanto successo questa mattina. Ma la nefandezza della cosa si può riassumere semplicemente dicendo che questa mattina, una donna vittima di violenza e i suoi figli, che oggi si trovano insieme in una Comunità Protetta, stavano per essere sfrattati perché il Comune di Sesto ha deciso di abbandonarli a loro stessi.

Benvenuti a Sesto San Giovanni, la città dove anche l’Umanità è stata sfrattata.