Sinistra Italiana, Fratoianni: vicina la lista unica alla sinistra del Pd

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Fratoianni: vicina la lista unica alla sinistra del Pd. Pisapia starà con chi difende il jobs act?

di Vindice Lecis

“Non c’è più tempo da perdere, il momento è ora”. Nicola Fratoianni, 45 anni, segretario di Sinistra Italiana, di centro sinistra, con o senza trattino, non vuole sentirne parlare , e crede che la politica debba ripartire dall’attenzione verso le condizioni di vita e di lavoro degli italiani. Sferza Pisapia, ritiene che sia vicina l’intesa tra varie componenti nello spirito del Brancaccio e bolla l’secutivo Gentiloni come “un governo Renzi con altri mezzi”.

Il disegno di Sinistra italiana era quello di costruire l’alternativa al renzismo e dei governi custodi dell’austerità. Oggi a che punto è l’eterno cantiere della sinistra?

Non c’è più tempo da perdere. Se ne è già sprecato molto per dibattiti che riguardano la forma, le formule, le leadership e argomenti che non riguardano la vita delle persone. La Sinistra ha senso se guarda al mondo e ai guasti che vive. Ha senso se dice con chiarezza che ci sono sempre più poveri perché i ricchi si sono arricchiti sulle loro spalle. Ha senso se combatte per il diritto alla salute, messo in discussione dalle scelte dei governiE’ il tempo di parlare al paese di questi temi. Il tempo è ora”.

C’è una certa concorrenza ma anche una notevole diversità strategica tra le varie componenti : Pisapia vuole rifare il centro sinistra pur, dice lui, innovativo. E’ un ingenuo?
“Non so se sia ingenuo. Preferisco stare alla politica. Rifare il centro-sinistra per fare cosa? Innovativo rispetto a chi e a cosa? Resuscitare formule, come ho detto poc’anzi, non mette al riparo da una analisi approfondita di quanto accaduto nella pancia della società. Il punto è che per anni sia il cosiddetto centro-sinistra, che il cosiddetto centro-destra, hanno portato avanti lo stesso tipo di politiche: austerity, mancanza di investimenti pubblici, sottrazione di diritti ai lavoratori, e via così. Con l’effetto di aver impoverito un paese intero.
Rispetto a tutto questo, cosa diciamo? Cosa dice Pisapia? Si può fare una coalizione con chi rivendica il Jobs Act? Io credo di no. Aggiungo che mi pare finalmente finita la stagione delle ambiguità e dei tentennamenti”.
 A che punto è la cosiddetta sinistra del Brancaccio?
“Quello iniziato al Brancaccio, su sollecitazione di Tomaso Montanari e Anna Falcone, è un percorso che ha come obiettivo la costruzione di un’unica lista a sinistra del PD, coinvolgendo tutte le sensibilità culturali, a patto che ci siano alla base chiarezza nella proposta politica e coerenza rispetto alle scelte. Sinistra Italiana condivide quel percorso e penso che l’obiettivo di un’unica proposta politica sia molto vicina”.
Mdp sta sganciandosi dall’esecutivo ma in realtà salva Gentiloni. Qual è il vostro parere?
“Mi pare abbastanza evidente che il governo Gentiloni sia una prosecuzione del governo Renzi con altri mezzi. Al netto dei modi, l’idea di base è sempre la stessa: incentivi a pioggia alle imprese, zero diritti ai lavoratori, nessuna iniziativa rispetto all’enorme questione sociale sul campo. Povertà, disuguaglianze, mancanza di lavoro, precarietà, sono sempre lì a ricordarci che è necessario ed urgente invertire la rotta, come diceva Stefano Rodotà. Tocca alla Sinistra, tocca a noi provarci, a partire da proposte nette e radicali”.
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fonte: Fuoripagina