Sesto: riflessioni di Angelo Ferranti sulla guerra in Ucraina

Pubblichiamo una importante riflessione Angelo Ferranti

Conoscendo e ascoltando di continuo le litanie su le ragioni delle guerra totale, come ormai è sempre più evidente: la messa in campo dei Leopard tedeschi e degli Abram americani, continuo a domandarmi, al di là di tutte le giustificazioni possibili sulle ragioni di queste scelte, come mai non si prepari, si alzi una voce, non tanto da una sinistra che ha perso da tempo le ragioni di sé ma del l’insieme di quelle organizzazioni ONG, associazioni che in tanti campi si occupano del disagio e delle disuguaglianze e con il loro impegno sono le più interessate a una o più iniziative di Pace.

Stesso argomento riguarda il Sindacato, la CGIL in primis. In Italia, ovviamente, ma anche in tutta Europa.

Chi, se non questi soggetti, con gli appelli di Francesco, il quale a fronte di questo aggravarsi del conflitto, non può rimanere schierato prioritariamente con Kiev.

Ecco, questo il procedere urgente per evitare i 90 secondi dall’Appcalisse.

Del resto che si stia marciando con disinvoltura verso questa tragica conclusione è confermata dalla partecipazione di Zelenskj al prossimo Festival di Sanremo: la guerra è tutta una sceneggiata, lo spettacolo deve continuare!

Spegniamo i televisori!