Milano, Sinistra Italiana: No a un secondo stadio

INTERESSE PUBBLICO O INTERESSE PRIVATO? NO ALLA COSTRUZIONE DI UN SECONDO STADIO

Lo Stadio Meazza, nato nel 1925, è il risultato di una serie di ampliamenti e  ristrutturazioni che lo hanno portato ad essere ciò che è ora: una icona del calcio mondiale e una rilevante presenza architettonica nel paesaggio urbano della città. Va ricordato che proprio per questi motivi è in corso il procedimento per l’apposizione di un vincolo storico-culturale sull’edificio.

Sinistra Italiana valuta negativamente, sotto il profilo dell’impatto ambientale, la presenza di due stadi a pochi metri di distanza l’uno dall’altro e ritiene che la via per migliorare la sicurezza e comodità dello stadio per gli spettatori sia quella della ristrutturazione dell’attuale stadio, con gli interventi che si dimostrassero necessari, sotto il profilo della sicurezza, sul terzo anello, peraltro indipendente strutturalmente dal resto dell’impianto nonché l’integrazione negli attuali volumi di funzioni complementari e capaci di aumentarne la fruibilità. Ribadiamo qui la necessità di non ridurre la capienza dello stadio, pena il rischio che questo si traduca, come in altre esperienze europee, in una impennata dei prezzi che renderebbe inaccessibile lo stadio ad una fascia ampia di cittadini.

Il tema della riqualificazione dell’area limitrofa allo Stadio, poi, deve essere affrontato sotto la regia pubblica, non sulla base di una proposta, quella delle due squadre, la cui unica esplicita finalità è quella della valorizzazione finanziaria, fino al punto di richiedere indici volumetrici doppi rispetto a quelli previsti dalla pianificazione comunale.

Le scelte di riqualificazione devono avere al centro gli indirizzi pubblici assunti al termine di una fase di confronto trasparente e le scelte progettuali devono essere oggetto di una manifestazione di interesse di rilievo internazionale.

Sinistra Italiana ritiene particolarmente negativa l’ipotesi di consentire la deroga ai limiti degli indici volumetrici, che consideriamo già ora assai generosi, che il PGT, ossia lo strumento di governo del territorio del Comune di Milano, ha recentissimamente approvato, considerandoli evidentemente una guida per l’equilibrato sviluppo della città.

L’interesse pubblico va valutato con attenzione e in questo senso è inaccettabile che su un tema di tale impatto non siano noti gli elementi fondanti e strutturali (ad es. esatta localizzazione delle volumetrie, del verde contrattato, della viabilità) e si sia tentato di condizionare le scelte dell’Amministrazione attraverso suggestioni e una disinformazione amplificata dalla stampa.

Non da ultimo va rilevato che la scelta della demolizione dello stadio esistente presenta implicazioni impattanti per la vita dei cittadini, in quanto comporterebbe per un periodo prolungato la presenza di un traffico pesante nella zona e la necessità di smaltire una quantità rilevantissima di cemento e di rifiuti speciali.

Sinistra Italiana Milano