Milano, Rozza Pd a Fontana: Si scusi con i 100.000 cittadini delle case Aler di Milano

Gruppo consiliare del Partito Democratico in Regione Lombardia

COMUNICATO STAMPA

Rozza (Pd) a Fontana:  Si scusi con i  100 mila cittadini delle case Aler di Milano,  che dopo quasi 30 anni di Governo di Centra destra in Regione  vivono in abbandono e degrado.

Il sindaco Sala ha ragione, sta difendendo le 41 mila famiglie milanesi che vivono nel degrado delle case Aler.

La consigliera regionale del Pd Carmela Rozza commenta così l’intervento del presidente della Regione Fontana sulla gestione delle case Aler a Milano, a seguito della polemica scoppiata dopo l’incendio di via Bolla. “Fontana – attacca Rozza – ha il dovere di chiedere scusa alle 41 mila famiglie, (circa 100 mila persone) che vivono nelle case Aler a Milano e questo sia a nome della Lega che di tutto il Centro destra, che governa la Regione da quasi 30 anni.

In tre decenni il Centro destra ha gestito male gli edifici, abbandonandoli al degrado e  non ha difeso la proprietà, chiudendo tutte le portinerie. Il risultato è che nei quartieri Aler ci sono solo vandalismo, abbandono e degrado, causato dalla cattiva manutenzione ordinaria e  dall’approssimazione di quella  straordinaria”.

“Fontana dovrebbe spiegare – incalza Rozza – perché i contratti di quartiere di Corvetto e San Siro, partiti nel 2005, non sono ancora stati chiusi, nonostante ci fossero le risorse stanziate dal Governo nazionale. Dovrebbe spiegare perché non è stato considerato prioritario stanziare i fondi del Pnrr nel patrimonio Aler di Milano”.

“In mancanza di una spiegazione – conclude Rozza – non si può non pensare che il degrado delle case Aler faccia comodo a Lega e  Centro destra. Permette di raccogliere qualche voto speculando sul malcontento e la  rabbia che nascono dalle pessime condizioni di vita  a cui sono ridotti  gli inquilini e scaricandone le colpe su altri. Esattamente come fa da sempre per la sanità,  per la quale non  guarda ai propri errori per correggerli ma   addossa le responsabilità altrove”

Milano, 16 febbraio 2022