Emanuele Fiano: nella vita ci si può pentire

NOTA INFORMATIVA | Emanuele Fiano sulle scuse di Michele Foggetta: Ci si può pentire e scusare nella vita? Anche per le affermazioni più terribili? Si per me si, è un principio antico, peraltro che trova le sue radici nel pensiero ebraico.

EMANUELE FIANO: Ci si può pentire e scusare nella vita? Anche per le affermazioni più terribili? Si per me si, è un principio antico, peraltro che trova le sue radici nel pensiero ebraico.

Non sempre ci si riesce ma io ho avuto questo lascito morale: “si sempre te stesso” a maggior ragione se si parla di ebrei e di Israele diceva. Così ho cercato di fare, tutta la vita, con errori, dimenticanze, omissioni, ma ho cercato di farlo. A stare a sinistra, come io sto, e ho dedicato un libro per spiegare perché questa mia militanza derivi anche da come io mi senta ebreo, si fa un’immane fatica quando si parla di Israele, ma come suol dirsi qualcuno lo deve fare questo lavoro. Difficilissimo ma necessario.

Michele Foggetta, candidato del centrosinistra a Sesto San Giovanni, scrisse nel 2011 a proposito di Israele, parole inaccettabili, insultanti e vergognose, di più, quando si attacca il diritto stesso di Israele ad esistere, come ho avuto modo di spiegare a lui stesso, si passa direttamente dall’antisionismo all’antisemitismo. Si attaccano diritti storici degli ebrei. Michele Foggetta non milita nel mio partito e non lo ha mai fatto, ma ha vinto delle elezioni primarie, peraltro contro il candidato del PD, ed è quindi il candidato del centrosinistra a Sesto San Giovanni.

Per le parole che lui disse, io sarei stato pronto a indicare, che se fossi stato sestese non avrei votato per lui e non sarei andato a votare. Perché mi è stato insegnato ad essere sempre me stesso. E non voterei mai per chi nega il diritto di Israele ad esistere. A prescindere dal orrirò in cui milita.
Poi ho letto un post di Foggetta, nel quale egli si scusa per le parole di allora, le abiura, “Il linguaggio e il merito che ho usato io nei confronti dello Stato di Israele anni fa in vecchie dichiarazioni non mi rappresentano più in alcun modo.“

E poi, su Israele e Palestina, “Rimango critico verso molte politiche e azioni di governi di Israele, ma sono, come sempre ho detto, per una soluzione due popoli e due stati, che riconosca senza dubbio il diritto dello Stato di Israele ad esistere in pace e sicurezza e contemporaneamente il sacrosanto diritto del popolo palestinese ad avere un proprio Stato riconosciuto internazionalmente libero e democratico.

Dunque senza se e senza ma, dopo essersi scusato erga omnes, per quelle parole, dichiara il suo punto di vista, uguale a moltissimi, due popoli due stati, e il diritto dello Stato di Israele ad esistere in pace e sicurezza, il che segnalo era la formula utilizzata negli accordi di Oslo sottoscritta da Yzhak Rabin.

Ci si può pentire e scusare nella vita? Anche per le affermazioni più terribili? Si per me si, è un principio antico, peraltro che trova le sue radici nel pensiero ebraico. Qualcuno non si fida di questo pentimento? Io preferisco pensare che Michele Foggetta, esponente di una sinistra con la quale ho discusso tutta la vita su quel conflitto, abbia fatto un piccolo passo avanti. Questo non vuol dire che il suo pensiero coincida con il mio su Israele, ma che io apprezzo il cambiamento e le dichiarazioni.

E d’altronde, mi si perdoni, come mai i pentimenti vengono chiesti solo a lui? O a me in second’ordine? come mai gli amici e i colleghi, che sui quotidiani o sulle agenzie di oggi, esponenti della Lega, di Forza Italia, e di Fratelli d’Italia condannano senza appello Foggetta, giustamente per allora ma sbagliando sulle sue parole di oggi, non hanno alzato un dito o la loro voce quando l’attuale Sindaco di Sesto San Giovanni ospitò un raduno dei fascisti di Casapound nel 2019? Dove eravate cari amici afoni? Io c’ero in piazza con i sestesi, e voi? E dove eravate o dove erano le vostre voci quando la maggioranza di Sesto in Consiglio Comunale rifiutò la cittadinanza alla Senatrice a vita superstite di Auschwitz, Liliana Segre, partita per la Polonia dallo stesso binario da cui partirono anche gli operai sestesi e milanesi che avevano scioperato contro il regime.

Anche allora foste afoni o pigri cari colleghi leghisti e forzisti che vi siete risvegliati adesso in campagna elettorale. E dove siete per esempio adesso che vengono fuori le memorie fasciste del candidato della destra a sindaco di Rieti, o quando nella giunta di Monza nel 2017entro un esponente di Lealtà e Azione, Andrea Arbizzone. Lealtà e Azione quelli che si ispirano a Leon Degrelle, ufficiale nazista del contingente vallone delle SS, e Cornelius Zelea Codreanu – collaboratore del Terzo Reich e fondatore della Guardia di Ferro Rumena i cui “legionari” compirono nel 1941 una strage di civili ebrei a Bucarest.

Anche allora non sentii la vostra voce contro questi amici dei massacratori degli ebrei, in giunta con i vostri partiti.
Io ho protestato adesso per quelle parole indegne su Israele e allora per l’ospitalità data ai fascisti e lo sgarbo a Liliana Segre è sempre per tutto il resto. E rifarei tutto.
La solidarietà fatta una volta si e una no non mi piace.

P.S. se posso consigliare Michele Foggetta, io aggiungerei le scuse per le parole di allora, per me sono implicite, ma non per tutti.