Sesto, Unione Inquilini: la Giunta riveda le assegnazioni delle abitazioni

I TRIBUNALI DANNO RAGIONE A NOI NON AL SINDACO DI SESTO SAN GIOVANNI

Sentenza  40830/2019 R.G. del 20/3/2020

L’avevamo già detto smascherando i tentativi del Sindaco Di Stefano di appropriarsi di sentenze che dicevano cose diverse da quelle da lui sostenute.

Questa volta invece il Tribunale dice chiaro che il comportamento della Giunta di Sesto è discriminatorio nei confronti degli immigrati extracomunitari, che il Comune deve riconvocare le famiglie escluse dal bando e deve procedere a consegnare loro un appartamento perché se sono state convocate e poi escluse vuol dire che erano nella parte della graduatoria che dava diritto all’assegnazione.

Il Comune potrà ricorrere contro la sentenza., le sentenze che aspettiamo dal Tribunale di Monza forse diranno cose diverse da quelle che ha scritto il Tribunale di Milano, ma le prescrizioni che abbiamo elencato dovranno essere eseguite.

Probabilmente saremo costretti a promuovere una iniziativa legale per costringere la Giunta di Sesto ad eseguire la sentenza, ma alla fine o gli uffici casa o un commissario “Ad Acta” renderanno operative le imposizioni del tribunale.

La sentenza è molto ben articolata e accoglie le nostre considerazioni dichiarando che i comportamenti messi in atto dal Comune di Sesto risultano di fatto discriminatori che le interpretazioni scorrette delle norme sui certificati esteri soccombono di fronte a norme più importanti che affermano l’uguaglianza dei diritti degli aspiranti ad una assegnazione della casa, che siano o no in possesso della cittadinanza italiana.

La politica della casa sostenuta dal Sindaco e dell’Assessore D’Amico si dimostra ancora una volta irresponsabile e inadeguata: i contribuiti affitto vengono bloccati, manca un piano casa che sappia affrontare l’emergenza, i costruttori privati che hanno l’obbligo di realizzare case popolari non vengono costretti a far fronte ai loro impegni, la Giunta fratta le famiglie alloggiate nei residence e in sub affitto, non vengono attivati i finanziamenti per ottenere una riduzione della morosità nelle case popolari.

Abbiamo chiesto al Prefetto di sospendere gli sfratti per un anno e la convocazione di un tavolo di trattativa con la quale mettere in atto tutti gli interventi necessari a garantire che nessuna persona finisca in strada e che gli sfratti vengano eseguiti solo in presenza di alternative abitative adeguate.

Abbiamo ancora molte cose da fare e appena l’emergenza ci lascerà libertà di movimento, riprenderemo la mobilitazione per il diritto alla casa, contro gli sfratti e le discriminazioni.

                                                                                                                                     UNIONE INQUILINI                                                                                                                      Sesto San Giovanni