Sesto Unione Inquilini, 31/07 h 10:00: ennesimo Picchetto Antisfratto

Informiamo i lettori che il Picchetto Antisfratto è spostato dalle 8:30 alle 10:00

PICCHETTO ANTI SFRATTO: LUNEDI’ 31 LUGLIO 2023 alle ore 10:00 in via MARCONI N° 154

IL SINDACO DI STEFANO E L’ASSESSORA AI SERVIZI SOCIALI PIZZOCHERA LASCIANO “IN STRADA” DUE MINORI?

Il 31 LUGLIO verrà sfrattata una donna, rifugiata politica, madre di due bambine di sette anni, sola, che è stata licenziata e sopravvive, cessata la NASPI, con piccoli lavoretti

L’Agenzia Casa, il Sindaco e l’Assessore competente, pur avendo accolto la domanda di morosità incolpevole, dopo oltre sei mesi:

–        non hanno individuato alcuna soluzione abitativa per una famiglia che verrà sfrattata tra pochi giorni e che non ha una alternativa non avendo un reddito

–        non provvedono ad assegnare gli alloggi pubblici vuoti che a Sesto sono 150 (120 tra Comune ed Aler ed il resto nei piani vendita andati deserti)

Come noto il Sindaco e l’Assessore ai Servizi Sociali sono per Legge responsabile della salute dei cittadini, ma evidentemente l’Amministrazione sestese non ritiene una sua responsabilità dare risposte ai diritti negati dei suoi cittadini più fragili.

Il Sindacato chiede, da anni, che il Comune elabori un Piano Casa e che, nel frattempo, deliberi uno stanziamento con il quale poter offrire soluzioni abitative d’emergenza per i minori e invalidi civili che vengono sfrattati, ma l’Amministrazione non si degna neppure di rispondere.

L’Ufficiale Giudiziario all’accesso di LUNEDI’ 31 LUGLIO dovrà eseguire lo sfratto con la conseguenza che due bambini si troveranno in strada pur essendo la famiglia inserita nella graduatoria per l’assegnazione di un alloggio d’emergenza SAT e pur avendo sempre partecipato in questi anni ai bandi per l’assegnazione di un alloggio pubblico.

Per questi motivi siamo costretti a organizzare un nuovo picchetto:

LUNEDI’ 31 LUGLIO 2023 alle ore 8,30 in via MARCONI N° 154

Ognuno si assumerà le sue responsabilità, noi faremo quello che ci compete come sindacato lottando ancora e sempre per una società fondata sull’uguaglianza sostanziale di tutti. 

Contro una politica ipocrita che ha praticato per anni attività discriminatorie che hanno portato il Comune a subire ben 5 condanne giudiziarie per discriminazione.

Un tempo si ragionava sugli strumenti da adottare per contrastare la povertà, oggi ci pare di assistere ad una guerra della cattiva politica contro i poveri.