Sesto: un giorno per Giulio Regeni

Articolo di Redazione di Michele Foggetta

GIULIO REGENI A SESTO: FOSSE ANCHE SOLO PER UN GIORNO, CI ABBIAMO PROVATO E CI SIAMO RIUSCITI.

La prima azione che questa nuova amministrazione fece appena insediata fu la cosa più triste e vile che si potesse: la rimozione dello striscione che chiedeva “Verità per Giulio Regeni”. Non so chi ne diede l’ordine ma ricordo quanto i “moderati” del civismo corsero a difendere il loro nuovo padrone; Lo striscione riapparve qualche giorno dopo in Sala Giunta, attaccato in malo modo con lo scotch marrone solo per far calare le polemiche, poco tempo e sparì di nuovo.

La storia di Giulio Regeni, ragazzo italiano torturato e ucciso per il lavoro di Giustizia che stava facendo, non è affare che interessa a questa squadra di “Non Amministratori” sestesi, “prima gli italiani” vale solo quando gli stranieri non sono poteri forti. All’epoca chiesi ai cittadini e alle cittadine sestesi di appendere un piccolo drappo giallo al proprio balcone o finestra e centinaia di piccole pezze illuminarono la città ma questo non impietosì Sindaco e compagnia varia.

Nelle scorse settimane le opposizioni, per voce di Loredana Pastorino ,hanno chiesto la riposizione dello striscione ma di nuovo nulla, addirittura non se ne è neppure parlato. Ieri sera qualche “partigiano” (forse so anche chi e, almeno questa volta, non lo sgriderò) ha posizionato questo striscione. Anche lo togliessero domani, fosse anche solo per un giorno, abbiamo vinto noi. Il resto quando ci sarà una nuova Giunta e un nuovo, vero, Sindaco. Verità per Giulio Regeni