Sesto: si stava meglio quando si stava peggio

Articolo di Redazione – Mario Piromallo

Immagine tratta da Dialogo news

La regione stanzia 1,6 milioni di Euro per la riqualificazione delle 2 piscine coperte, abbandonate, della nostra città!

Infatti, nel frattempo quella scoperta la “Longo” (fiore all’occhiello della campagna elettorale della giunta attuale) è ancora chiusa e le 2 piscine coperte, per ora, anche.

Corretto Sig. Sindaco?

Dopo la suddetta domanda scaturita in funzione dell’accordo chiuso dalla giunta sestese attuale con la regione, per questa riqualificazione, mi sono fatto un esame di coscienza e ho deciso di scrivere le mie convinzioni.

Sono passati 2 anni dal cambio della giunta a Sesto San Giovanni; nel frattempo la giunta ha venduto le farmacie, ha chiuso un asilo nido e ha alzato sensibilmente le tariffe delle rette mettendo in difficoltà molte famiglie; ha messo in discussione Piccoli & Grandi; ha cominciato ad esternalizzare la gestione degli asili nido.

Inoltre, è importantissimo ricordare le famiglie sfrattate e lasciate in strada (capo famiglia, unica fonte di reddito per la sua famiglia, che ha perso il posto di lavoro), abbandonate dalle istituzioni che hanno invece il dovere, come da Costituzione, di dare aiuti per proteggere la dignità a chi è in difficoltà sul territorio nazionale, tra l’altro chi perde l’abitazione perde anche la residenza e i diritti che ne derivano (lui e la sua famiglia); questo è un grave problema che porta all’annullamento della persona (Famiglia!) e alla definitiva privazione dei servizi sociali e sulla carta anche sanitari.

Queste persone, famiglie intere, si ritrovano in una povertà assoluta e la lotta che sta sostenendo a Sesto San Giovanni l’Unione Inquilini con l’appoggio della Casa Rossa Rossa, che ospita molte famiglie sotto la soglia di povertà, appoggiati ovviamente dalle forze democratiche contrarie a queste politiche chiaramente a svantaggio dello Stato Sociale di diritto, politiche che azzerano il welfare e quindi i servizi alla persona, riescono a mettere delle pezze a questa emorragia che è un problema Sociale irrisolto a livello nazionale ma che nella nostra nostra città è ben visibile e pesa moltissimo.

Insomma, le istituzioni dimostrano di non essere interessate e danno l’idea che non ci sia la voglia di dedicare del tempo per dare una vita serena e dignitosa a tutti.

Mi domando perché per i selfie di inaugurazione dei 2 sottopassi restaurati dalle Ferrovie dello Stato, e per l’ennesimo selfie in occasione del daspo urbano di un certo numero di persone indesiderate con tanto di torta, il tempo è stato trovato.

Ci sono tante altre manchevolezze gravi (esempio: la lotta contro l’associazionismo e gli sfratti dalle sedi alle associazioni giudicate ostili e/o fastidiose, le assenze della giunta in occasione di commemorazioni per le morti che ha provocato il nazi/fascismo con la chicca di Casapound a Sesto San Giovanni.

In tutti i casi citati, tra l’altro per evidenziare i problemi degli italiani, non ho parlato volutamente dei problemi legati agli extracomunitari, che sono il fiore all’occhiello della giunta sestese e del governo attuale sostenuto da una coalizione Lega/M5s.

Ho quindi parlato soltanto di problemi che colpiscono la comunità, la cittadinanza, sestese, quindi Persone residenti a Sesto San Giovanni, Persone che dispongono dei diritti civili necessari per essere tutelati dalle istituzioni.

Tutto ciò è veramente indigesto e fastidioso e merita una seria valutazione da parte di tutti i cittadini sestesi; non si può far passare tutto senza pensare che prima o poi potremo essere colpiti da sventure causate da qualsiasi cosa possa succedere. Anche persone che si considerano tranquilli e inattaccabili dagli eventi negativi che possono sempre succedere.

La lotta del povero contro il povero è lo sport preferito dei capitalisti, dei ricchi e dei governi liberisti i quali certificano gli atteggiamenti che portano alla regressione Sociale.

Sono certo che i sestesi e gli italiani, dopo la voglia di cambiamento dimostrata, si siano accorti che si stava meglio quando si stava peggio!

Mario Piromallo – Redazione