Sesto, case comunali: inquilini e beni immobili trascurati dall’amministrazione

Articolo di Redazione – di Mario Piromallo

Nordmilanotizie e le forze progressiste, in questi ultimi anni hanno sostenuto l’enorme operato di Unione Inquilini, a favore delle famiglie e delle persone che si sono ritrovate in difficoltà economiche per la situazione che si è creata con l’insorgere della pandemia.

L’amministrazione comunale di quest’ultima consigliatura ha tenuto un comportamento alquanto distaccato e per niente interessato alle difficoltà che intere famiglie hanno attraversato principalmente per la recessione subita che ha causato la perdita del lavoro di molte persone e quindi la mancanza di un reddito che avrebbe permesso di vivere con dignità.

Per questo grandissimo problema Sociale e, a proposito di casa, ritengo necessario informare lettrici e lettori di Nordmilanotizie riguardo i palazzi comunali di via Campestre 250.

Dopo un sopralluogo e qualche intervista fatta ad alcuni inquilini degli appartamenti, ho raccolto alcune informazioni e scattato un po’ di fotografie.

In questi ultimi 5 anni, da quando si è istaurata l’attuale amministrazione, in via Campestre 250, siamo arrivati ad avere più di 10 appartamenti vuoti, non assegnati, chiusi e lasciati senza manutenzione da anni.

Considerato che l’emergenza casa a Sesto San Giovanni è evidente e visto che nella nostra Città ci sono 670 famiglie, circa 2000 persone compresi i bambini, sotto sfratto, lascio a voi commentare questa che considero una situazione gravissima che non trova sponda da chi dovrebbe averne la massima cura.

Ma torno a parlare di cosa sta succedendo in via Campestre 250!

L’amministrazione ha avviato i lavori, di ristrutturazione in ritardo di 2 anni (dovevano cominciare nel 2019), nel 2021 e, ancora oggi, dopo circa 1 anno, più della metà dei lavori sono ancora da eseguire; nel 1° palazzo, sono ancora montate le impalcature perchè la facciata, dalla parte di via Grandi, non è ancora terminata; oltretutto le macerie e i residui di lavorazione sono stipati in Articolo di Redazione – di Mario Piromallo sacchi neri depositati da alcuni mesi nel giardino davanti al palazzo; la denuncia degli inquilini è chiara: “non c’è nessun controllo da parte di chi sovraintende i lavori e l’amministrazione non è presente”.

Macerie nel giardino in sacchi neri davanti al palazzo – Mario Piromallo

I lavori relativi alle scale D-E-F, nell’altro palazzo del comprensorio, cominceranno soltanto dopo che saranno terminati questi.

Tra i lavori che rientrano in questa ristrutturazione ci sono anche le finestre nuove che sono già state montate.

Mi è stato fatto notare che le finestre sono state montate sulle intelaiature che sostenevano quelle originali di legno; ricordo che questi palazzi sono in piedi da circa 70 anni; le finestre nuove pesano molto di più (doppi vetri e struttura più grossa) e si nota molto bene che la muratura vicina ai telai di legno vecchi è tutta crepata.

Come si suol dire: una scarpa e una ciabatta!

Intelaiatura il legno vecchia (70 anni) con finestra nuova – Mario Piromallo

Io, non sono né un perito né un geometra, ma il buonsenso mi dice che con finestre del genere, doppi vetri con peso molto superiore a quelle vecchie, sarebbe stata necessaria anche la sostituzione dei telai!

finestra nuova – Mario Piromallo

Oltretutto, con le nuove finestre, la luce delle si è ridotta di circa il 30% rispetto a quella che filtrava con quelle vetuste, la larghezza dei vetri è passata da 48 cm a 37 cm;

Alla faccia del Risparmio Energetico!

Un’altra situazione che mi hanno fatto notare gli inquilini è che è stato fatto il cappotto, cappotto che ha interessato anche i marmi esterni!?

Davanzale esterno in marmo coperto dal cappotto – di Mario Piromallo

Morale: gli abitanti delle case comunali si sentono cittadini di serie B, trascurati da questa amministrazione!