Sesto: Pizzinato da lezioni di umiltà

L’UMILTÀ DI ANTONIO PER LIBERARE LA NOSTRA SESTO DA CHI LA STA UMILIANDO.

Proprio ieri su “Il fatto quotidiano” è uscita una bella intervista ad Antonio Pizzinato nella quale lui, che nella sua storia è stato Segretario generale della Cgil, Sottosegretario al Ministero del Lavoro, Deputato e Senatore, parla della passione politica e dell’umiltà con cui ha coperto ognuno di questi ruoli; “guardino al mondo con umiltà” dice ai nuovi Parlamentari e Ministri.

Nel 2017, durante i primi giorni del ballottaggio per le amministrative di Sesto, Tullio Attanasio, personaggetto all’epoca candidato da Di Stefano, chiamò la polizia locale per far smettere un comizio di Pizzinato in Piazza Rondó, non si sa bene con quale motivazione, tanto che i due agenti, una volta arrivati, gli risero in faccia.

Oggi scopriamo che Attanasio, nel frattempo diventato Consigliere Comunale, pare sia arrivato alle mani durante una riunione politica con l’altro Consigliere Gianmaria Vincelli, oggi nel suo stesso gruppo consiliare e candidato all’epoca da Caponi (solo per ricordarlo), quel tale, Vincelli, che in Consiglio minacciò Roberta Perego gridandole “ci vediamo fuori”.

Pare, non ce ne è certezza, ma sembra sia così. Ora, sia successo oppure no, come è possibile che la nostra Sesto sia passata dal forgiare personaggi come Antonio ad essere umiliata da personaggetti come Attanasio e Vincelli?

È ora di cancellare questo periodo triste e questi nomi dal libro che parla della nostra Sesto, ammettere le miriadi di errori fatti da un centrosinistra stanco e, con l’umiltà di Antonio Pizzinato, riprenderci questa città. E’ ora!

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