Sesto. M5S: fuori il mercato dal tempio (dei servizi)

Pochi giorni fa si è tenuto un incontro tra l’Assessora Tittaferrante e il capo di gabinetto Cristina Crupi con i rappresentanti del Comitato genitori Piccoli & Grandi (in seguito P&G) nel quale questi ultimi hanno avanzato delle proposte per poter tenere vivo il servizio. Tali proposte sono state bocciate con l’impegno di riportarle comunque in discussione in Giunta. Al Comitato hanno spiegato che l’Amministrazione sta dando priorità ai servizi per i disabili e che P&G richiede molte risorse economiche. Qualcuno, poi, avrebbe pronunciato la frase “la legge di mercato dice che se non si è disposti a pagare una data cifra per un servizio, significa che quel servizio non è fondamentale”.  A parte l’illogicità dell’assunto, questa è tutt’altro che legge di mercato, è la più dura espressione della mentalità iperliberista in stile Von Hayek, un mondo in cui non esiste solidarietà e umanità, ma calcoli e numeri e chi non sta dentro ai conti va fuori. Premesso che gli enti pubblici esistono proprio per offrire quei servizi che altrimenti le leggi di mercato non garantirebbero, innalzare il mercato ad arbitro e regolatore della vita delle persone è un’assurdità perché esso vede i numeri, ma l’essere umano non è fatto di numeri, i numeri non sentono compassione, non sono solidali (da solido che, cioè, ha capacità di stare insieme) non hanno sentimenti, non hanno paura e non provano gioia a vedere dei bambini felici.

Movimento 5 Stelle Sesto San Giovanni

Gruppo Consiliare M5S Sesto San Giovanni (Vincenzo Di Cristo e Serena Franciosi)