Sesto: l’amministrazione contro la città

Riprendiamo e proponiamo la vostra attenta lettura un articolo scritto da Mari Pagani, nostra concittadina e Consigliere Comunale.

L’AMMINISTRAZIONE CONTRO LA CITTÀ

La giornalista Laura Lana ha commentato su Facebook un comunicato stampa dell’amministrazione comunale in merito a una decisione presa. Quale? Quella di siglare un accordo con un colosso del cinema cittadino che favorisce la fruizione di quel cinema a prezzi scontati per gli studenti sestesi, a discapito di gestori territoriali.

Concordo con le riflessioni fatte ed esprimo la mia solidarietà al Cinema Rondinella che ha presidiato l’offerta didattica per 25 anni e che, per tutta l’estate scorsa (con capienza ridotta al 50%), ha deciso di non fare un giorno di ferie, per non interrompere il servizio. Vorrei però sottolineare anche altre questioni.

Mesi fa l’amministrazione comunale dichiarò che avrebbe sostenuto le realtà territoriali culturali, fortemente provate dalla pandemia. Dove sono questi sostegni?

Ad oggi l’amministrazione ha favorito:

1) un colosso cinematografico

2) il gestore Carroponte, che non solo ha tenuto chiuso nell’estate del 2020 ma di quella chiusura non ha pagato alcun pegno. Semplicemente gli è stato allungata la convenzione di un anno, senza chiedere nulla in cambio.

Tutte le realtà associative, e non solo, che si sono adoperate per rispondere ai bisogni in un momento difficilissimo, di aiuto non ne hanno ricevuto nemmeno mezzo.

C’è poi qualche fan che sostiene che è colpa di quelle associazioni che non vogliono lavorare con l’amministrazione.

Chi fa un servizio per la comunità lavora con e per la città, non a favore o contro, qualunque amministrazione governi.

Oltre alla memoria cortissima denunciata dalla giornalista, esiste un volontario disinvestimento del territorio.

La risposta dell’Assessora Pizzocchera è che bisogna partecipare al bando delle sponsorizzazioni. Ma a che serve un assessore se non prende decisioni in merito a risorse da veicolare? Se non sa fare debite differenze tra chi opera per un interesse pubblico e chi opera per un interesse privato in termini economici?

I progetti didattici, per definirsi tali, non dovrebbero avere ambizioni più significative di una scontistica su un biglietto d’ingresso? Ai bandi rispondono i tecnici, com’è giusto che sia.

L’Assessora invece pare faccia solo dichiarazioni mirabolanti in comunicati stampa. Che in questa situazione così difficile in due anni, tutta l’amministrazione non si sia preoccupata nemmeno di convocare degli stati generali per capire come sta il mondo del volontariato e del terzo settore è davvero vergognoso.

Che poi addirittura remi contro dà la misura di quanto si governi a discapito degli interessi dei propri cittadini.