Sesto, la Tazzina di Caffè: la Corte dei Conti si è pronunciata

La Tazzina di Caffè
  ®    Per chi ha voglia di farsi un’idea sul pronunciamento della Corte dei Conti, invitiamo a perdere una decina di minuti e leggerlo. Aldilà dei tecnicismi, troverete conferma di quanto a più riprese, abbiamo illustrato su questo giornale. Non c’è e non c’è mai stato alcun buco di bilancio, così come non c’è stato alcun taroccamento.
Il problema gira tutto intorno al patto di stabiltà, alla “pulizia” dei residui, alla quota accantonata per il fondo di residui di dubbia esigibilità, al ritardo dei trasferimenti dello Stato, che in merito a più riprese, proprio per una difficoltà generale di tutti gli enti locali, ha emanato due leggi per spalmare detto accantonamento.
A questo la nostra attuale amministrazione poteva arrivarci, senza fare tutta questa sceneggiata presso il Tribunale contabile. Lo prevede la legge, tant’è che la stessa Corte dei Conti ha invitato il Comune ad applicarla. C’è tuttavia uno spunto esilarante che riguarda la Giunta Di Stefano. Alla pagina 15 c’è scritto testualmente: ” ...non è stato possibile (da parte del Comune) nel lasso temporale ricorrente fra il deferimento in adunanza pubblica e la data di quest’ultima, ricostruire il dettaglio degli impegni reimputati, in sede di riaccertamento, all’esercizio 2015, che sono stati pagati al 31 dicembre 2017“.
Insomma la Giunta Di Stefano, che tanto si autocelebra, ha ammesso la propria incapacità ed inefficienza dichiarando per iscritto di non conoscere nemmeno il bilancio che ha redatto e votato. Ci avevano promesso una grande rivoluzione e invece?
Per la serie: “Vogliono fare la rivoluzione e fanno le barricate con i mobili degli altri“.

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