Sesto: Cari Compagni del PD…

Pubblichiamo la lettera scritta da Michele Foggetta, segretario di Sinistra Italiana di Sesto San Giovanni ai Compagni del PD…

CARI COMPAGNI DEL PD…

In questi giorni diversi di voi mi hanno attaccato dicendo quanto per me e per noi il peggior nemico siate voi e non “le destre”.

Non lo so, mi chiedo davvero dove abbiate letto o sentito elementi che confermino questa affermazione perché, no, non è così.
Il PD non è mio nemico. Esattamente come non è mio amico. è solo qualcosa di molto diversa da quello che io sogno per il mio paese ma, no, non il mio nemico.Il mio nemico è questo personaggio qui sotto, questa bestia, questo fascista qui sotto.
Il problema è che il fascismo è un fuoco e come ogni fuoco ha bisogno di un combustibile da bruciare e questo combustibile risponde ai nomi di degrado, di miseria, di oppressione e di ignoranza.
Chiederei ad ognuno di voi di entrare con me in una delle due scuole dove lavoro, una scuola di sottoproletariato puro dove sui muri dei bagni si trovano svastiche, adulazioni al fascismo, scritte “negri di merda” in una scuola dove i ragazzi e le ragazze di colore sono tantissimi, una scuola dove all’ennesimo allarme bomba qualcuno ha gridato ad una ragazza col velo “sei stata tu”.

Ecco, questi ragazzi sono i figli e le figlie di uomini e donne che abbiamo lasciato bruciare dal fuoco del fascismo e questo fuoco il combustibile lo ha trovato con troppa facilità.Lo ha trovato quando si sono svuotati i contratti lavorativi facendo finta che fosse a nostro favore.

Questo fuoco ha bruciato per le cene di finanziamento che costavano 1000 euro ad ingresso mentre la gente fuori faceva i conti per riuscire a fare la spesa, brucia ogni volta che in finanziaria si aumentano le centinaia di migliaia di euro per gli armamenti senza pensare di sgravare il peso che ricade su chi non ce la fa più.
Questo fuoco brucia tutte le volte che si sgretolano i diritti dei lavoratori e ogni volta che Padoan, un ricco nato ricco, ci dice che non si può abbassare l’età pensionabile arrivando anche a dire “su questo non mi sposto di un metro”.
E’ qui che brucia quel fuoco, sui giovani che inviano curriculum per elemosinare lavori magari non pagati e sui vecchi costretti ad alzarsi con gli acciacchi del tempo per raggiungere il posto di lavoro.
Brucia ogni volta che, per motivi legati all’economia domestica, un italiano in più decide che le cure mediche non sono poi così essenziali.
Finché non si interviene su questi punti quel fuoco brucerà fino a diventare un incendio.
Per battere il fascismo oggi non si può più semplicemente parlare di Resistenza e di partigiani, l’antifascismo lo si deve praticare togliendoci da sotto i piedi la sterpaglia di una politica sempre più impantanata sugli interessi di pochi.

No, cari compagni del PD, non siete voi il mio nemico. Il mio nemico è questa bestia qui sotto.Noi e voi stiamo semplicemente camminando su strade differenti, cari compagni e compagne, ma non siete il mio nemico, io continuo ad aspettare il momento in cui torneremo a camminare sulla stessa.

Non mi sento un portatore di verità, sia chiaro. Se ho scritto è solo perché ieri, guardando le immagini di quest’uomo, ho davvero avuto paura.

Michele Foggetta