Sesto, amministrazione: se la canta e se la suona

La Tazzina di Caffè
   ®   Una delle caratteristiche degli amministratori di Sesto è l’autoesaltazione. Se la cantano e se la suonano. Se volete divertirvi andate a spulciare i post sulle loro pagine Fb. Sono una vera delizia. Stando ai loro scritti nel 2018 sono stati bravissimi e s’impegnano ad esserlo anche nel 2019.
Noi, che siamo come San Tommaso, ci siamo messi a spulciare dati e circostanze. Bene partiamo dalle piscine: al momento del loro insediamento l’unica piscina chiusa era quella scoperta a fine 2018 c’è ne sono due e della scoperta, su cui Di Stefano e compagni avevano costruito le loro fortune elettorali impegnandosi ad un’immediato rilancio con una grande ristrutturazione, non si sa più nulla.
La tanto proclamata sicurezza ha portato, paradossalmente, ad un aumento degli atti di vandalismo, gli ultimi quelli di fine anno, ad un morto ammazzato in zona Cascina Gatti, alle continue risse e furti. La pulizia delle strade è peggiorata, in alcuni casi è sparita e la raccolta rifiuti è tutta da ridere. L’illuminazione pubblica è diventata un’ossessione con intere zone della città sempre al buio e con centinaia di pali della luce sempre spenti.
E che dire del ritardo nei lavori pubblici? Cantieri eterni prorogati per mesi, la ristrutturazione delle palestre della Don Milani ormai diventate una barzelletta, la democrazia azzoppata col nuovo regolamento sull’associazionismo, la scelta di ospitare Casa Pound a Spazio Arte, aver reso inaccessibile il Palazzo Comunale ecc…
Più che un impegno, quello della Giunta sembra una minaccia, peraltro acclarata dalla chiusa di un post di un assessore che recita così: Fatevene una ragione.
Per la serie: “La retorica è meteorismo oratorio”. (R. G.)

La Tazzina di Caffè