Riforme costituzionali

di Giorgio Oldrini .E’ lecito pensare e dire che le riforme costituzionali del governo non piacciono. Mi da fastidio che vengono usati toni apocalittici di fine della democrazia. Vediamo cosa succede in Europa.
Inghilterra: Capo di Stato Regina (non eletta), Senato si chiama Camera dei Lord (non eletti), Cameron con il 36% ha una solida maggioranza assoluta. L’Inghilterra non è un Paese democratico?
Spagna. Capo di Stato. Re. Senato dai poteri ridicoli. Per la Camera non si esprimono preferenze, si vota il partito su liste bloccate. La Spagna non è un Paese democratico?
Grecia: Niente Senato. Tsipras con il 35% ha la maggioranza assoluta meno 1. Potrei continuare. Diventando vecchio non sopporto i toni alti e le grida fuori posto. Sono assolutamente d’accordo con la fine del bicameralismo e con un Senato finalmente degli enti territoriali. Avrei preferito una legge elettorale nella quale i parlamentari venissero eletti come ai tempi del Mattarellum. In subordine avrei preferito che non ci fossero capi di lista predefiniti. Ma gridare di attacco o addirittura di fine della democrazia mi sembra fuori luogo. Anche per rispetto di quei tempi e di quei Paesi dove la democrazia non esiste per davvero.