Progetto Schiaffo: il braccialetto per non dimenticare il bimbo in auto

Progetto Schiaffo.
Il braccialetto per non dimenticare il bimbo in auto

PROGETTO SCHIAFFO

Progetto Schiaffo è una iniziativa sociale che si pone un unico ambizioso obiettivo: offrire una soluzione a basso costo e ad alta affidabilità, per fare in modo che i bambini non vengano dimenticati in auto.

Si propone l’utilizzo di un bracciale “snap” denominato “Schiaffo” da applicare prima sul seggiolino nell’auto e poi sul braccio dell’autista.Si tratta di un braccialetto rosso, il colore universale delle emergenze, che riporta un logo e un messaggio chiaro: “bimbo in auto”. La superficie esterna è in silicone anallergico, che garantisce un’ottima presa. Non scivola e non si sfila accidentalmente. Non ha batterie, non si scarica, non si collega allo smartphone, niente Bluetooth, niente wi-fi, niente interferenze.

Un dispositivo analogico, offline, economico, funzionale e sempre efficace.

IL CONTESTO

Viviamo in un’epoca in cui le auto hanno la guida automatica, dove chiunque può inviare un tweet ad un astronauta sulla Stazione Spaziale Internazionale, e mentre si lavora per far atterrare un essere umano su Marte, da qualche parte nel mondo un bambino viene dimenticato in auto. Sembra incredibile, e chi non è stato genitore spesso fa fatica a comprenderne le dinamiche, maepisodi del genere capitano spesso. Sarà che essere genitori risulta sempre più incompatibile con i moderni ritmi lavorativi, sarà che la tecnologia è spesso una fonte di distrazione, sarà che ci sono molte altre ragioni, ma succede anche ai più attenti.

Sono notizie che ci pervengono soprattutto d’estate, ma solo perchél’epilogo è quasi sempre tragico; d’altra parte se dimentichi tuo figlio in auto in autunno e lo ritrovi in vita, non vai di certo a raccontarlo in giro. Ringrazi il cielo e vai avanti. Quindi il numero reale di questi episodi è sicuramente più alto di quello documentato. Si registra che negli Stati Uniti un bambino ogni 7 giorni perde la vita perché viene dimenticato in auto dai genitori (www.noheatstroke.org). In Europa accade meno di frequente, ma questa non può essere una consolazione.

Sono notizie che ci pervengono soprattutto d’estate, ma solo perchél’epilogo è quasi sempre tragico; d’altra parte se dimentichi tuo figlio in auto in autunno e lo ritrovi in vita, non vai di certo a raccontarlo in giro. Ringrazi il cielo e vai avanti. Quindi il numero reale di questi episodi è sicuramente più alto di quello documentato. Si registra che negli Stati Uniti un bambino ogni 7 giorni perde la vita perché viene dimenticato in auto dai genitori (www.noheatstroke.org). In Europa accade meno di frequente, ma questa non può essere una consolazione.Sono notizie che ci pervengono soprattutto d’estate, ma solo perché l’epilogo è quasi sempre tragico; d’altra parte se dimentichi tuo figlio in auto in autunno e lo ritrovi in vita, non vai di certo a raccontarlo in giro. Ringrazi il cielo e vai avanti. Quindi il numero reale di questi episodi è sicuramente più alto di quello documentato. Si registra che negli Stati Uniti un bambino ogni 7 giorni perde la vita perché viene dimenticato in auto dai genitori (www.noheatstroke.org). In Europa accade meno di frequente, ma questa non può essere una consolazione.Sono notizie che ci pervengono soprattutto d’estate, ma solo perché l’epilogo è quasi sempre tragico; d’altra parte se dimentichi tuo figlio in auto in autunno e lo ritrovi in vita, non vai di certo a raccontarlo in giro. Ringrazi il cielo e vai avanti. Quindi il numero reale di questi episodi è sicuramente più alto di quello documentato. Si registra che negli Stati Uniti un bambino ogni 7 giorni perde la vita perché viene dimenticato in auto dai genitori (www.noheatstroke.org). In Europa accade meno di frequente, ma questa non può essere una consolazione.

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