I Pink Floyd si “riuniscono” a sostegno della causa filo-palestinese

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immagine tratta da www.controradio.it

mio commento: grandissimo ritorno di una delle band più amate per una causa degna di nota. Grandissimi Pink Floyd. Mario Piromallo

I Pink Floyd, quest’oggi (6 ottobre), hanno annunciato a sorpresa la propria “reunion” per sostenere la causa di un gruppo di attivisti filo-palestinesi. Ad annunciarlo è stata la stessa band attraverso un post pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale. Nel messaggio, che riportiamo in calce all’articolo, si legge che i restanti membri della formazione originaria, David Gilmour, Nick Mason e Roger Waters si sono riuniti «per supportare le donne della Gaza Freedom Flotilla» deplorando «il loro arresto e la loro detenzione illegale avvenuta in acque internazionali da parte delle forze di difesa israeliane». The Women’s Boat to Gaza è un gruppo di donne provenienti da tutto il mondo che lo scorso mese si è imbarcato a Barcellona in direzione Gaza, con l’obiettivo di portare all’attenzione mediatica e politica il blocco navale israeliano della Striscia di Gaza in vigore dal 2007. Si tratta di una campagna promossa dalla Freedom Flotilla Coalition, organizzazione filo-palestinese che da anni si batte per porre fine all’assedio di Gaza. All’inizio di questa settimana l’imbarcazione delle attiviste – tra le quali è presente il premio Nobel per la Pace, Mairead Maguire – è stata intercettata dall’esercito Israeliano e presa in custodia.

Non è tutt’ora chiaro se la “reunion” annunciata sia solo per fini politici, o se preveda anche che iPink Floyd possano tornare a collaborare artisticamente. L’ultimo album della band di culto inglese, The Endless River, risale al 2014 e aveva visto riunirsi i soli David Gilmour e Nick Mason. Sulle nostre pagine potete leggere la recensione dell’album firmata da Edoardo Bridda.

fonte: sentireascoltare.com

http://sentireascoltare.com/news/pink-floyd-reunion-sostegno-causa-filo-palestinese/