La lettera di Grasso, per una sinistra coesa, nuova, propositiva e combattiva

Una bellissima lettera di Pietro Grasso, che scrive ai suoi elettori e a tutti i simpatizzanti di sinistra. Il messaggio è quello di un rinnovato impegno a ricostruire una nuova sinistra, più forte e salda e con principi e programmi per le persone.  Afferma il fondatore di Leu:” Che Liberi e Uguali vada avanti, che non si disperda il lavoro di questi mesi e la generosità delle migliaia di persone che fuori dai palazzi mette anima e cuore per cambiare questo Paese. Noi in Parlamento, noi “dirigenti” nazionali dovremmo ricordare ogni giorno che senza di voi nessuna opposizione ha davvero
senso perché essa, seppur importante, ha una portata e una forza limitate.

Fonte: https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=1414594508673746&id=760461607420376&__tn__=K-R

RIPRENDIAMOCI IL DIRITTO DI FARE POLITICA
La lettera appassionata di Pietro Grasso con la quale risponde ai diversi messaggi, appelli e sollecitazioni che arrivano dai territori.
Roma, 30 settembre 2018
” Care tutte e cari tutti,leggo i documenti, le mail, le lettere che da nord a sud mi avete inviato in questi giorni e il dibattito e il documento denso di contenuti largamente condivisibili sviluppatosi dopo il secondo CPN. Ho voluto stamparli, leggerli pazientemente, rileggerli meglio, approfondendo ogni passaggio, ogni ragionamento. Mi
perdonerete se per rispondere ho avuto bisogno di qualche giorno mentre facciamo opposizione in Parlamento contro questo disastroso Governo.
Alcuni di voi si sono firmati come Liberi e Uguali, altri con una delle sigle dalle quali è nato il nostro progetto, altri ancora come semplice gruppo di cittadini che credevano (e credono) di aver trovato uno spazio dove poter far valere le proprie idee.
Siete, ancora una volta, più avanti di noi. Nei vostri documenti ho letto posizioni, toni e contenuti diversi e io ne sono felice: è la dimostrazione che la nostra comunità è davvero plurale, appassionata, viva.
Quel che manca è la possibilità di poter discutere democraticamente, secondo le regole i tempi che ci siamo dati nella grande Assemblea Nazionale del 26 maggio. Quel giorno decidemmo assieme di fondare un nuovo soggetto politico capace di rappresentare le tante persone di sinistra che non hanno più una casa; poi, per ragioni che io fatico a spiegare e voi a capire, ci siamo fermati.
Nella pluralità di opinioni che avete espresso avete tutti condiviso una medesima certezza: voleteche Liberi e Uguali vada avanti, che non si disperda il lavoro di questi mesi e la generosità delle migliaia di persone che fuori dai palazzi mette anima e cuore per cambiare questo Paese. Noi in Parlamento, noi “dirigenti” nazionali dovremmo ricordare ogni giorno che senza di voi nessuna opposizione ha davvero senso perché essa, seppur importante, ha una portata e una forza limitate.
La più grande sfida – il vero dominio della Politica, quella che praticate ogni giorno – sta nel non cedere sotto il profilo culturale e ideale. Senza questo soggetto politico, è la mia ma anche la vostra convinzione, sarà davvero difficile battersi per ridurre le disuguaglianze, lottare per i diritti di tutte e di tutti, restituire dignità al lavoro. Aspettare che passi la nottata, usando il simbolo che ormai vi appartiene come ciambella di salvataggio, non ci renderà più forti ma ci condannerà all’irrilevanza. Sarebbe dare
ancora una volta ragione ai nostri detrattori, a quelli che considerano le nostre battaglie vessilli del passato e ci giudicano capaci solo di litigare e dividerci.
Leggendovi mi sono sentito meno solo e molto rincuorato. Ho sentito il bisogno di rispondervi, di dirvi che non sono sordo ai vostri appelli. Si è detto che ho forzato i tempi, che non ho tenuto conto di certi equilibri (che mi pare bene voi non abbiate alcun desiderio di assecondare), che il mio “essere nuovo” alla politica sia un limite. Accetto ogni critica ma credo – come voi – che Liberi e Uguali debba costruirsi come
una forza autenticamente di sinistra e autonoma, in chiara discontinuità con esperienze che hanno mostrato tutti i loro limiti. Basta fare i commentatori a bordo campo del Partito Democratico; basta rintanarsi in battaglie ideologiche e residuali; basta perdersi in tatticismi che a me sembrano pura fantascienza.
Riprendiamoci il diritto di fare politica a partire da idee forti e pratiche innovative: proviamoci e se falliremo non avremo il rimpianto di di esserci risparmiati. Ci vuole coraggio e voi dimostrate ogni giorno di averne, se non altro perché – nonostante noi – siete ancora qui a impegnarvi per Liberi e Uguali, per l’Italia.
Grazie, dunque. Grazie perché sto imparando moltissimo dalla vostra passione, una passione che merita grande rispetto e, soprattutto, sincerità. Vi garantisco che non consentirò a nessuno di strumentalizzare il vostro entusiasmo, né il vostro straordinario impegno che di questi tempi sembra rivoluzionario. Avete la mia parola.
Apriamoci al dibattito, torniamo protagonisti; in una parola facciamo politica.
Incontriamoci a Roma o nei vostri piccoli o grandi territori, che siate in Trentino o nella mia Sicilia.
Liberi e Uguali può e deve nascere. Io, ancora una volta, ci sono.
A presto. ”
Pietro Grasso