Inail: 823 morti bianche in 8 mesi

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Un dato molto preoccupante, sono gli incidenti mortali avvenuti in occasione di lavoro; sono aumentati da 493 a 685 (+38,9%). Al 31 agosto risultano sei incidenti plurimi avvenuti nei primi otto mesi del 2020, per un totale di 12 decessi.

30 settembre 2020 @ 12:09

STATISTICHE

Incidenti sul lavoro: Inail, nei primi 8 mesi del 2020 presentate 823 denunce con esito mortale. L’aumento (+20,1%) causato anche dal Covid-19

Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto nei primi sette otto di quest’anno sono state 823. Pur nella provvisorietà dei numeri, questo dato evidenzia già un aumento di 138 casi rispetto ai 685 registrati nello stesso periodo del 2019 (+20,1%). L’incremento è influenzato dal numero dei decessi avvenuti e protocollati al 31 agosto 2020 a causa dell’infezione da Covid-19 in ambito lavorativo. È quanto emerge dagli open data Inail su “Infortuni e malattie professionali” relativi ai primi otto mesi del 2020.


Stando ai dati diffusi, a livello nazionale, rispetto ai primi otto mesi dell’anno scorso, si registra una riduzione solo degli infortuni mortali in itinere, che sono passati da 192 a 138 (-28,1%), mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro sono aumentati da 493 a 685 (+38,9%). Al 31 agosto risultano sei incidenti plurimi avvenuti nei primi otto mesi del 2020, per un totale di 12 decessi.

Dall’analisi territoriale emerge una diminuzione di otto casi mortali nelle Isole (da 60 a 52). Il Nord-Ovest si contraddistingue, invece, per un incremento di 124 casi mortali (da 174 a 298), complice soprattutto l’aumento registrato in Lombardia, con 88 casi in più. Il Nord-Est registra un aumento di due decessi (da 159 a 161), il Centro di sei (da 141 a 147) e il Sud di 14 (da 151 a 165).

L’incremento rilevato nel confronto tra i primi otto mesi del 2020 e del 2019 è legato soprattutto alla componente maschile, i cui casi mortali denunciati sono passati da 627 a 740 (+113 decessi), mentre quella femminile ha fatto registrare 25 casi in più, da 58 a 83.

In aumento le denunce di infortunio mortale dei lavoratori italiani (da 559 a 700), mentre calano quelle dei lavoratori comunitari (da 44 a 41) e rimangono invariate quelle degli extracomunitari (82 in entrambi i periodi).
Per quanto riguarda infine le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi otto mesi del 2020, queste sono state 27.761, 13.271 in meno rispetto allo stesso periodo del 2019 (-32,3%). Anche in questo caso a influenzare la flessione del 49% rispetto allo stesso periodo del 2019 è stato il lockdown. Le prime tre malattie professionali denunciate tra gennaio e agosto di quest’anno continuano a essere, nell’ordine, le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, del sistema nervoso e quelle dell’orecchio, seguite dalle malattie del sistema respiratorio e dai tumori. Tutte registrano diminuzioni nei periodi in esame.