I fatti politici richiamano a un cambiamento

di Renzo Baricelli – Redazione – Sesto S. G. 8 marzo 2023

Ringrazio Renzo Baricelli per il prezioso e pertinente contributo che regala a Nordmilanotizie e a tutte/i coloro che leggono il nostro Foglio di Informazione! Mario Piromallo

OGNI TANTO SUCCEDONO FATTI CHE SEGNALANO UN POSSIBILE CAMBIAMENTO

Mi pare utile segnalarne alcuni:

IL CONTRIBUTO DI UN VECCHIO GRANDE SAGGIO PER RAGIONARE SERIAMENTE SULLA GUERRA E SULLA NECESSITÀ DELLA  PACE

“Di guerra in guerra” è il titolo del nuovo libro di  Edgar Morin.

Un piccolo volume a basso costo e di grandissimo valore.

Non intendo recensirlo, intendo semplicemente consigliarne la lettura a tutte/i, anche a ragazzine/i.

Un libro che sarebbe bene avere in ogni casa.

Mi limito a citare i titoli dei 13 brevissimi, semplici e chiari capitoli:

Di guerra in guerra.

Isteria della guerra.

Menzogne di guerra.

La “spionite”.

La criminalizzazione del popolo nemico.

La radicalizzazione dei conflitti.

Le sorprese dell’inatteso.

L’errore e l’illusione.

La contestualizzazione.

La dialettica delle relazioni tra Stati Uniti e Russia.

Ucraina.

La guerra.

Per la pace.

LA TERRIBILE TRAGEDIA DI CROTONE

Questa tragedia insegna che sulla drammatica realtà migratoria non si può più divagare. E’ una questione di primaria importanza e costringe a un cambiamento netto della politica.

La denuncia assolutamente necessaria delle aberranti posizioni  demagogiche di una destra cinica  non basta a far comprendere a milioni di donne e  di uomini quanto quelle posizioni sono dannose.

Occorre un permanete e diffuso impegno culturale per la comprensione  delle cause e della complessità delle emigrazioni, accompagnato da proposte  per la soluzione dei problemi conseguenti a livello locale e, soprattutto una proposta di legge che affronti l’insieme del problema che sia considerata positiva e fattibile e capace di mobilitare l’opinione pubblica per la sua approvazione e attuazione.

LA VITTORIA DI  ELLY SCHLEIN:

UN SEGNALE PER TUTTA LA SINISTRA  DELLA NECESSITÀ DI UN  CAMBIAMENTO DEI MODI E DELLA SOSTANZA  DEL FARE POLITICA

Anche questo è uno dei recenti fatti che ha una notevole valenza politica e sarebbe sbagliato sorvolare e passare oltre.

Invece è bene tenerlo presente per comprenderne il significato e gli insegnamenti, non in astratto, bensì per il concreto operare di ogni giorno.

I tentativi di costruire una organizzazione a sinistra capace di avere peso sulle questioni politiche sociali e culturali del nostro paese, sono incorsi di volta in volta in una perdita di credibilità della loro efficacia.

Una delle ragioni di ciò sta certamente nelle troppe fughe di personaggi di rilievo a livello nazionale e locale. Persone che hanno deciso loro di andarsene.

Però in una organizzazione politica si verificano anche abbandoni di persone (compagne e compagni) preziose, che non vengono valorizzate per il loro impegno, oppure perché non viene riconosciuto come meriterebbe l’apporto che danno per la vitalità politica e organizzativa

Invece, in una organizzazione non ancora ben radicata, si rende necessaria una particolare e costante attenzione verso ogni militante e attivista, apprezzando e riconoscendo l’impegno di ciascuno (anche quando fosse minimo) da parte di coloro che hanno compiti di direzione. Perché è la somma di questi apporti che produce crescita organizzativa e di consenso.

Questa particolare attenzione è ancora più necessaria nella attuale situazione politica che apre nuove possibilità e, contestualmente, nuove difficoltà.

La elezione di Elly Schlein a segretaria nazionale del PD mette in evidenza che la necessità di aggiornamento e di cambiamento  delle proprie scelte politiche vale non solo per la variegata così detta  sinistra dispersa, bensì e soprattutto per Sinistra Italiana.

È veramente importante che in SINISTRA ITALIANA si apra in modo organizzato ma senza rinvii un approfondito e serio dibattito, chiamare tutti: iscritti, simpatizzanti, elettori a discutere e decidere insieme i passi da fare, le scelte politiche di fondo senza rinviare niente ma con calma.

È bene non lasciare ai soli vertici, piccoli o grandi che siano, questi compiti.

C’è proprio bisogno di un grande e serio coinvolgimento delle persone che sentono il bisogno di cambiare la politica dell’oggi per costruire un domani migliore; devono essere protagoniste e partecipi fin dall’inizio della discussione, localmente, anche a Sesto San Giovanni.