I camerata CasaPound e l’adesione degli “amici” dell’amministrazione sestese

Oggi pubblichiamo una nuova puntata, peggiorativa, della vicenda CasaPound a Sesto San Giovanni, medaglia d’oro alla RESISTENZA al Duce. “L’importantissimo” tema del dibattito che ha spinto il sindaco, della Città, Roberto Di Stefano, “democratico” e di “spirito antifascista”, è stato modificato e aumentano le “partecipazioni illustri”. Ovviamente è un’ironia.

Il convegno che si avvarrà della “Magnifica” presenza di Simone Di Stefano, segretario nazionale di CasaPound, più la “democratica” Lega Nord, l’ancor più “democratica” Fratelli d’Italia, infine la “democratica” Forza Italia, (con il consenso di Berlusconi?), tratterà l’argomento: “Nessuna Europa è possibile se non ci liberiamo dell’Unione Europea”. Un “Vaffa” all’Europa? E la nuova direzione della nostra “sacra patria”?

Puntata precedente. I fascisti “dichiarati” di CasaPound avevano organizzato un incontro condiviso dall’ amministrazione comunale guidata dal sindaco. L’Argomento della discussione commemorazione era Jan Palach, martire della Primavera di Praga. E fin qui comunque male, visto che la nostra Costituzione è di spirito antifascista, ovvero quello è il fondamento, la base portante, per chi l’avesse dimenticato. E’ poi chiaro  con chi si stia alleando il nostro ministro dell’INTERNO, per giocare con le parole, in questo ultimo periodo, a livello europeo. Ministro seguito da Di Maio che forte del suo elettorato né di destra, né di sinistra può andare dove gli pare, tanto va sempre bene.  Destra e Sinistra sono semplici categorie concettuali per delimitare il consenso elettorale, se oltrepassi il confine perdi i voti. in parole semplici, ma se il confine non c’è, che succede?

L’analisi non è complicata. Lasciamo trarre le conclusioni a chi legge. Gli alleati di Salvini, ricordo, che di democratico (potere del popolo) non hanno proprio nulla.

Pubblichiamo il commento del Comitato Antifascista e esprimiamo solidarietà all’unione che in questi giorni sta lavorando duramente per ovviare l’arrivo dei dichiaratamente camerata CasaPound, a Sesto. In sintesi “i turchi entrano a Vienna”.

La redazione