Cinisello, 05/06 Comitato Referendum: chiusura campagna referendaria

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COMITATO CINISELLO BALSAMO REFERENDUM 2025

LA CHIUSURA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE CON MIRKOEILCANE

LA VIBE BAND E GLI INTERVENTI DELLE ASSOCIAZIONI E DELLE FORZE POLITICHEIL 5 GIUGNO IN PIAZZA GRAMSCI

Giovedì 5 giugno, alle ore 20:00, in piazza Gramsci a Cinisello Balsamo il Comitato Cittadino per i Cinque Referendum che si voteranno l’8 e il 9 giugno in tutta Italia .

Agli interventi delle associazioni e delle forze politiche, che si apriranno con l’intervento della cinisellese Stefania Filetti , segretaria provinciale CGIL Varese, si alterneranno prima alla musica della Vibe band e poi a quella del cantautore romano Mirkoeilcane che, nel 2018, fu una delle rivelazioni di Sanremo Giovani con la sua “Stiamo tuti bene” .

“Stiamo tutti bene” – musica e parole di Mirko Mancini, prodotto da Steve Lyon – è un vortice sonoro in cui l’ascoltatore viene risucchiato ad ogni minuto in cui il brano avanza e le parole assumono colori sempre più intensi. Mirkoeilcane canta, con tono narrante, il racconto tratto da una storia vera di un bambino che vede scorrere gli eventi davanti a sé ed evoca l’innocenza di uno sguardo che non ha abbastanza strumenti per capire ma inizia a comprendere la realtà che gli si svela davanti. 

Mirkoeilcane , romano classe 1986, si è affermato negli anni come una delle voci più autentiche e sensibili della nuova scena cantautorale italiana. Con tre album all’attivo e una serie di prestigiosi riconoscimenti, tra cui il premio Musicultura 2017 per il brano “Per Fortuna”, ha saputo ritagliarsi una posizione di rilievo nel panorama musicale italiano. Con la canzone “Stiamo tutti bene” ha preso parte nel 2018 al Festival di Sanremo, conquistando il secondo posto nella categoria Nuove Proposte, il Premio “Mia Martini” della critica e il Premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo, e, successivamente, la Targa Tenco come “Miglior canzone”. Oltre alla musica, Mirkoeilcane ha dato il suo contributo al cinema, firmando due colonne sonore: nel 2017 quella del film “I Peggiori” di Vincenzo Alfieri e nel 2019 quella di “A mano disarmata” di Claudio Bonivento. Il suo ultimo album, “La musica contemporanea mi butta giù”, ha ricevuto un’accoglienza entusiasta da parte di critica e pubblico, con dodici tracce che confermano la sua straordinaria abilità di scrittura, facendo della parola uno degli strumenti più potenti e incisivi della sua produzione.

La Corte Costituzionale ha ritenuto validi 5 quesiti referendari per i quali nel 2024 abbiamo raccolto 5 milioni di aziende .

Stop ai licenziamenti illegittimi

Nelle imprese con più di 15 dipendenti, le lavoratrici ei lavoratori assunti dal 7 marzo 2015 in poi non possono rientrare nel loro posto di lavoro dopo un licenziamento illegittimo. Sono oltre 3 milioni e 500mila ad oggi e aumenteranno nei prossimi anni le lavoratrici ei lavoratori penalizzati da una legge che impedisce il reintegro anche nel caso in cui la/il giudice dichiari ingiusta e infondata l’interruzione del rapporto. Abroghiamo questa norma, diamo uno stop ai licenziamenti privi di giusta causa o giustificato motivo.

Più tutela per le lavoratrici ei lavoratori delle piccole imprese

Nelle imprese con meno di 16 dipendenti, in caso di licenziamento illegittimo oggi una lavoratrice o un lavoratore può al massimo ottenere 6 mensilità di risarcimento, anche qualora una/un giudice reputi infondata  l’interruzione del rapporto. Questa è una condizione che tiene le/i dipendenti delle piccole imprese (circa 3 milioni e 700mila) in uno stato di forte soggezione rispetto alla/al titolare. Abroghiamo questo limite, aumentiamo l’indennizzo sulla base della capacità economica dell’azienda, dei carichi familiari e dell’età della lavoratrice e del lavoratore.

Riduzione del lavoro precario

In Italia circa 2 milioni e 300 mila persone hanno contratti di lavoro a tempo determinato. I rapporti a termine possono oggi essere instaurati fino a 12 mesi senza alcuna ragione oggettiva che giustifichi il lavoro temporaneo. Rendiamo il lavoro più stabile. Ripristiniamo l’obbligo di causali per il ricorso ai contratti a tempo determinato.

Più sicurezza sul lavoro

Arrivano fino a 500mila, in Italia, le denunce annuali di infortunio sul lavoro. Quasi 1000 i morti. Modifichiamo le norme attuali, che impediscono in caso di infortunio negli appalti di estendere la responsabilità all’impresa appaltante. Cambiamo le leggi che favoriscono il ricorso ad appaltatori privi di solidità finanziaria, spesso non in regola con le norme antinfortunistiche. Abrogare le norme in essere ed estendere la responsabilità dell’imprenditore committente significa garantire maggiore sicurezza sul lavoro.

Più integrazione con la cittadinanza italiana

Riduciamo da 10 a 5 gli anni di residenza legale in Italia richiesti per poter fare domanda di cittadinanza italiana, che una volta ottenuta sarebbe stata trasmessa ai figli e alle figlie minorenni. Questa modifica costituisce una conquista decisiva per circa 2 milioni e 500mila cittadine e cittadini di origine straniera che nel nostro Paese nascono, crescono, abitano, studiano e lavorano. Allineiamo l’Italia ai maggiori Paesi Europei, che hanno già compreso come promuovere diritti, tutele e opportunità garantisca ricchezza e crescita per l’intero Paese.

Milano, 3 giugno 2025