Ci lascia anche George Michael

immagine tratta da La Repubblica

mio commento: 2016 anno da cancellare. Oltre ai conflitti e agli atti terroristici a sui dobbiamo assistere inermi, questo è stato l’anno in cui sono scomparsi molti grandissimi artisti… Mario Piromallo

George Michael morto d’infarto. Fondò gli Wham ed è stato l’autore di “Last Christmas”

Aveva 53 anni. La polizia: “Non ci sono circostanze sospette” legate alla scomparsa dell’artista. Il manager: “E’ stato ucciso da un problema cardiaco”. Nella  sua lunghissima carriera 100 milioni di dischi

David Bowie, Prince, Leonard Cohen, Paul Kantner, Keith Emerson e Greg Lake, e solo un giorno fa Rick Parfitt degli Status Quo: un 2016 di lutti nel mondo della musica e dello spettacolo. E, nel giorno di Natale, anche George Michael è scomparso.  “Pacificamente”, come dicono i familiari, nella sua casa in Inghilterra. I soccorsi, arrivati nel pomeriggio nella sua abitazione, nell’Oxfordshire, non hanno potuto che constatarne la morte. La polizia precisa che “non ci sono circostanze sospette” legate al decesso dell’artista. Il suo manager, Michael Lippman, ha spiegato che  George Michael è stato stroncato da un infarto.

FOTO Tutti gli artisti scomparsi nel 2016

Michael era arrivato al successo con i Wham, diventando dei personaggi più popolari del pop degli anni Ottanta, conquistando legioni di fan adolescenti e riportando nelle canzoni, nel pieno dell’esplosione post punk, la melodia. Musica da fotoromanzo rosa, quella degli Wham che, mentre l’Inghilterra si colorava delle tinte della new wave, tra dark, elettronica e “new romantics”, scelse assieme ad Andrew Ridgley di percorrere, e con incredibile successo, un’altra strada, quella del pop leggerissimo e vacuo, da consumare in fretta e dimenticare. Salvo poi mettere a segno due brani almeno, “Careless Whisper” e “Last Christmas” che, piaccia o no sono entrati a far parte del repertorio dei classici di ogni piano bar del pianeta e vengono sistematicamente suonati ad ogni festa, quando si vogliono ricordare gli anni Ottanta, quelli dei Duran Duran e degli Spandau Ballet, che con lui condividevano il podio del pop britannico dell’epoca. Ma l’era delle canzoni rosa durò il tempo del successo dei Wham: quando il duo ebbe raggiunto il massimo del successo possibile Michael andò altrove e volò decisamente più in alto, al punto, addirittura, di potersi permettere di non cantare più i brani dei Wham in concerto, tanto per cancellare con un colpo di spugna una stagione musicale con la quale non voleva più avere nessun grado di parentela.

fonte: La Repubblica

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