Balla a Alba

di Mauro Caron .

Bello il titolo fatto con sole 3 lettere?

Ultimi giorni per vedere la mostra su “FuturBalla” ad Alba. I battenti chiudono il 27 febbraio

Ho fatto una gita ad Alba appunto per vedere la mostra “FuturBalla”, ospitata fino al 27 febbraio alla Fondazione Ferrero che si trova nella periferia della città. La mostra (ad ingresso gratuito!) racconta il percorso di Balla dai primi anni del ‘900 (con l’eccezione di un autoritratto di qualche anno prima, ancora ottocentesco nella pittura ma già ardito nel taglio) sino ai primi anni ’20, nel periodo in cui il divisionismo di partenza si fa quasi astratto diventando il metodo per raccontare movimento e velocità, e in cui l’interesse sociale per il lavoro e per gli emarginati si trasforma nell’esaltazione futurista per la vertigine della modernità. Dopodiché l’attività di Balla si perde tra adesione al fascismo e riscoperta tardiva proprio prima della morte avvenuta nel ’59. L’esposizione è bella e curata (non bisognerebbe perdere l’occasione per vedere il celeberrimoDinamismo di un cane al guinzaglio, che di casa sta a Buffalo negli Usa), con un’illuminazione perfetta, materiali a stampa, audioguide, possibilità di visite guidate, ecc. Molto utile per la comprensione della mostra il video che viene proiettato all’inizio del percorso.
La gita fuori porta (il tragitto da Milano richiede poco meno di due ore) è inoltre l’occasione per vedere la graziosa cittadina di Alba (da non perdere, con ingresso a 2 euro, la chiesa di San Domenico, vicinissima al Duomo, con colonne a scacchi bianchi e neri, vele della volta dipinte e begli affreschi del ‘300) e di provare le delizie enogastronomiche del territorio: tartufi, nocciole, dolciumi e ottimi vini (Dolcetto, Nebbiolo, Barbera, ecc.).

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