Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato Stampa di AVS Sesto San Giovanni

TRAGEDIA A SESTO SAN GIOVANNI:
il dramma di un uomo sfrattato che si toglie la vita. Serve un impegno concreto contro l’emergenza sociale

Esprimiamo il nostro profondo cordoglio per la tragedia immane avvenuta oggi a Sesto San Giovanni, dove un uomo di 71 anni si è tolto la vita durante l’esecuzione dello sfratto presso la propria abitazione.
Un gesto estremo, di cui abbiamo ancora troppo pochi elementi ma che non può lasciarci indifferenti.
L’uomo, sicuramente in grave difficoltà, aveva recentemente chiesto aiuto ai Servizi Sociali del Comune ma, nonostante il merito di chi lavora in quegli uffici, non vi è stato il tempo per una presa in carico effettiva.

Al di là di questa tragedia su cui ancora molti tratti non ci sono noti, quello che sappiamo del contesto più ampio ci parla di una città in cui le fragilità sociali ed economiche continuano a crescere e in cui il tessuto di povertà si fa sempre più esteso e profondo.
Ci racconta di un Comune che, anche a causa dei tagli di bilancio di cui si è spesso vantato, oggi non dispone dei mezzi necessarie per gestire tempestivamente le emergenze abitative e sociali.

Servono politiche sociali adeguate ai bisogni reali della città, un potenziamento del personale dei servizi sociali e strumenti di sostegno immediato per chi vive situazioni di emergenza.
Invece, negli ultimi anni si è scelto di ridurre gli aiuti ai più deboli, di ignorare le problematiche della città emarginando ulteriormente chi già vive ai margini.
Basti pensare alla chiusura della Casa Albergo e agli oltre 100 alloggi lasciati vuoti.

Oggi piangiamo una vita spezzata, ma questa tragedia deve essere un monito: una città che non sa prendersi cura dei propri cittadini più fragili è una città meno sicura, meno giusta, meno umana.
Garantire il diritto alla casa e alla dignità non è un atto di carità, ma un dovere civile.