Nicola Fratoianni si è dimesso da Segretario di Sinistra Italiana

Articolo di Redazione – Mario Piromallo

Personalmente sono molto dispiaciuto perché, in questi anni, Nicola si è speso  moltissimo lavorando molto per la crescita del Partito.

La sua presenza è stata costante nelle occasioni in cui era necessario ci fosse nelle vesti di Segretario del Partito o anche di semplice militante.

Il suo contributo ha permesso la crescita politica dei militanti del Partito.

Ha saputo dare la forza a tutti, compagne e compagni, che si sono sempre impegnati a livello locale e nazionale.

La scarsa visibilità sui media (giornali e TV) e le divisioni tra le forze politiche che sono ancora a Sinistra, sono state il vero tallone di Achille per la possibilità di dare forza al consenso necessario per portare qualche rappresentante de “La Sinistra” del nostro Paese, al parlamento europeo.

Di contro, a proposito della visibilità sui più importanti media nazionali, abbiamo visto che qualcuno si è nutrito come al solito del “voto utile“, e qualcun altro invece ha approfittato sfacciatamente della sua attuale posizione per “apparire“, spesso e volentieri sui media più seguiti, a discapito anche dei suoi attuali alleati, nei panni del salvatore della Patria rispetto all’immigrazione che è passata come il vero male, il problema peggiore per il nostro Paese, alimentando così la guerra tra poveri.

Ancora una volta, con l’inganno, abbiamo visto com’è semplice illudere chi si fida solo delle parole (apparenza) e si guarda poco intorno senza valutare cosa succede effettivamente (fatti tangibili) rispetto ai veri problemi dei cittadini del nostro Paese.

I veri problemi del paese possono essere riassunti tra quelli elencati qui di seguito:

La recessione Sociale con il welfare che va peggiorando di giorno in giorno.

La mancanza di lavoro, con i giovani che sono privi di prospettive, senza un futuro e gli anziani che perdono percentuali importanti sulla loro pensione sempre più misera. Nel contempo il paniere della spesa, i combustibili e le spese mediche sono sempre più costosi; il progressivo impoverimento dei cittadini è in pieno avvenimento.

La perdita del posto di lavoro a causa del fallimento di un’azienda o di un trasferimento all’estero della produzione per sfruttare il costo del lavoro inferiore; tutto ciò causa l’azzeramento delle dignità e le conseguenze sono gli sfratti che devono subire intere famiglie a causa del mancato pagamento degli affitti; in questo caso devono essere le istituzioni a provvedere; invece deve subentrare la solidarietà delle persone. La poca solidarietà rimasta, visti i sentimenti razzisti che hanno annientato una parte dei nostri concittadini.

Il Job Act (riforma varata dal governo Renzi) che ha propinato contratti capestro per Lavoratrici e Lavoratori, anche validi per un solo giorno.

Inoltre non possiamo non ricordare le innumerevoli morti bianche sul Lavoro dovute alla mancanza di sicurezza preventiva da parte del datore di lavoro, oltre alle maglie larghe lasciate dalla riforma stessa che oltretutto ha cancellato lo “Statuto dei Lavoratori” e l’Articolo 18.

La riforma scolastica “la buona scuola?“(anche questa varata dal governo Renzi) contestata da subito da docenti, personale scolastico e studenti.

L’assoluta mancanza di una politica industriale.

L’assenza di una politica che pensi alle infrastrutture; esempio: i lavori per l’apertura di un nuovo ponte che rimpiazzi il viadotto Morandi a Genova, necessario per ridare lustro al Lavoro del Porto e quindi all’economia nel capoluogo Ligure e a ridare una viabilità valida ai cittadini. Per la cronaca, il viadotto Morandi (Polcevera) è crollato il 14 agosto 2018, causando 43 morti; ci sono stati anche 566 sfollati dai palazzi situati sotto lo stesso ponte; tutto ciò è quindi accaduto 10 mesi fa e ad oggi è ancora in atto la demolizione; e dopo tutto questo tempo, notizia delle di qualche giorno fa, sono iniziati finalmente i lavori per un nuovo ponte; francamente, è trascorso troppo tempo!

I veri problemi del nostro Paese sono questi, ma c’è chi fa finta di niente e nel frattempo parla di tutto ma non di queste enormi manchevolezze che colpiscono noi tutti. 

E’ necessario un deciso cambio di passo verso la riconquista di posizioni dignitose, per uno Stato Sociale di diritto equo, contro questo liberismo esasperato. Liberismo che ci ha già portato indietro decenni.