Incidenti Fincantieri: interrogazione al Governo di SI-LeU

4 giugno 2018

Interrogazione al Governo di Sinistra Italiana – LeU sugli incidenti alla Fincantieri

UDINE. “Ora che c’è un Governo cominci a dare delle risposte anche al tema degli incidenti sul lavoro. La strage silenziosa che si sta perpetuando dall’inizio dell’anno richiede un contrasto adeguato da parte di tutti i livelli istituzionali. Dal Governo nazionale così come dagli organi regionali ci attendiamo quindi un intervento adeguato alla gravità della situazione”. Lo afferma in una nota Marco Duriavig, segretario regionale di Sinistra Italiana del Friuli Venezia Giulia. “Sono passate alcune settimane dall’ultimo incidente mortale nei Cantieri Fincantieri di Monfalcone, e alcuni giorni dall’inchiesta giornalista di Valentina Petrini alla trasmissione Nemo di Rai2. Ora i parlamentari di Sinistra Italiana – LeU, primi firmatari Nicola Fratoianni e Stefano Fassina, portano il caso in Parlamento con un’interrogazione al governo”.

Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana e parlamentare di LeU, vuole sapere “se il governo ha attivato o intende attivare immediatamente le proprie strutture periferiche, al fine di valutare gli standard di sicurezza presenti all’interno di Fincantieri a Monfalcone, sia riguardanti direttamente l’azienda che le imprese appaltatrici e di assicurare e garantire controlli adeguati e, in questa fase, intensi e straordinari all’interno dell’area cantieristica. E se il governo intende intervenire nei confronti di Fincantieri affinché venga attivato subito un tavolo con le organizzazioni sindacali per superare le criticità e i problemi denunciati da tempo dalle stesse”.

Nell’interrogazione si citano le testimonianze e i documenti trasmessi nell’inchiesta tv da cui emerge che “la maggior parte delle lavorazioni per la costruzione delle navi, è affidata in appalto e subappalto a ditte esterne: sono all’incirca 450 le imprese che gravitano intorno al cantiere. Con l’evidente difficoltà oggettiva e soggettiva nel coordinare tutti i vari processi lavorativi per evitare interferenze e situazioni di pericolo. Inoltre dall’inchiesta si evince che moltissimi casi di infortuni ed incidenti vari, non vengono denunciati alle autorità sanitarie e del lavoro. Infine il settore di controllo ispettivo per la sicurezza sul lavoro è fortemente carente. Dalle dichiarazioni ufficiali concesse alla trasmissione Nemo, si ha il quadro preciso delle disponibilità: 5 ispettori per la zona del Basso Friuli, a fronte di una realtà produttiva estesa ed impegnativa dal punto di vista dei necessari controlli“.

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