Governo al completo. Sottosegretari LeU: De Cristoforo all’Istruzione e Guerra all’Economia

Oggi i viceministri e i sottosegretari del nuovo Governo giallorosso giureranno davanti al Presidente della Repubblica. In pochi giorni i partiti che si sono assunti il faticoso incarico di risollevare l’Italia dal post Salvini, dopo aver scelto  i Ministri, hanno nominato il resto dei componenti dell’esecutivo. Il totale è di 42 nomine: 21 esponenti del M5s, 18 del PD, 2 di LeU e uno è andato al Maie (partito degli italiani all’estero).

I rappresentanti di LeU nominati sono Giuseppe De Cristofaro  che ricoprirà il ruolo di sottosegretario all’Istruzione con Lucia Azzolina (M5S) insegnante e sindacalista. Si tratta di un ruolo importante visto che le politiche educative sono fondamentali per creare un popolo civile e che preservi la sua memoria storica, soprattutto in una democrazia come la nostra dichiaratamente antifascista.

Giuseppe De Cristofaro

Altro sottosegretario esponente di LeU è poi Cecilia Guerra, nominata all’Economia. Anche questo un ruolo strategico per politiche che se gestite male potrebbero sfavorire il benessere dei cittadini, come già avvenuto in passato.

Cecilia Guerra

Con Guerra lavoreranno: Alessio Villarosa (M5S) Pierpaolo Baretta (Pd, ex sindacalista Cisl, già al Mef con Saccomanni e Padoan).

Pubblichiamo l’articolo di la Repubblica del 13 settembre con le nomine al completo

ARTICOLO

Giuseppe Conte avrebbe voluto chiudere già ieri la partita di sottosegretari e viceministri e ha manifestato la sua irritazione per il ritardo del pacchetto di nomine (anche perché non vuole concedere armi alla propaganda salviniana). Ma questa mattina, nel vertice a Palazzo Chigi, è arrivata l’intesa: in tutto 42 nomine, con 10 viceministri. La maggioranza va ai Cinquestelle con 21 esponenti; 18 sono invece in quota Pd (cinque di area renziana) 2 sono indicati da Leu, 1 è del Maie (gli italiani all’estero). I viceministri sono 6 in quota M5S, 4 per il Partito democratico. Solamente quindici le donne. E per il giuramento bisognerà attendere lunedì mattina.

10 VICEMINISTRI

Partiamo dai viceministri. All’Economia vanno Antonio Misiani per il Pd (senatore della commissione bilancio, tesoriere del Pd con Bersani segretario) e Laura Castelli per i 5Stelle (che dunque ha vinto il derby nel Movimento con Buffagni). Stefano Buffagni (M5s) – vicino a Davide Casaleggio – sarà invece viceministro allo Sviluppo economico. Viceministre degli Esteri sono Marina Sereni (Pd) – che Zingaretti ha voluto in segretaria e che nella scorsa legislatura è stata vicepresidente della Camera – e Emanuela Del Re (M5s): per lei si tratta di una riconferma.

L’ELENCO COMPLETO

Gli altri viceministri sono il 5Stelle Giancarlo Cancelleri (leader dei 5Stelle in Sicilia e consigliere regionale) alle Infrastrutture; il 5Stelle Pierpaolo Sileri – un chirurgo – alla Salute, mentre la dem – e renziana ortodossa – Anna Ascaniandrà all’Istruzione (nelle ultime ore erano affiorate perplessità sul suo nome per le critiche nel mondo scolastico nei confronti della riforma della Buona scuola, ma evidentemente sono state superate). All’Interno saranno viceministri Matteo Mauri – Pd, molto vicino a Maurizio Martina – e Vito Crimi(M5s) – l’uomo delle battaglie contro Radio radicale – che perde la casella di sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria.
 

32 SOTTOSEGRETARI

Passiamo ora all’elenco dei sottosegretari. L’importante delega all’editoria va ad Andrea Martella del Pd, che era coordinatore della segreteria dem (quindi uno zingarettiano a Palazzo Chigi). L’altro sottosegretario alla presidenza del Consiglio sarà Mario Turco, dei Cinquestelle, alla programmazione economica e investimenti. Sottosegretari ai rapporti con il Parlamento sono Simona Malpezzi, Pd (renziana di Base riformista, la corrente Lotti-Guerini) e Gianluca Castaldi (Cinquestelle e senatore abruzzese). Agli Esteri come sottosegretari vanno Ivan Scalfarotto (Pd) (renziano doc, promotore dei comitati civici dell’ex premier);  Manlio Di Stefano (Cinquestelle, vicino a Di Maio, riconfermato) e Ricardo Merlo (Maie, il Movimento per gli italiani all’estero, che ha votato la fiducia al governo giallo-rosso. Era già sottosegretario nel governo gialloverde). All’Interno vanno Carlo Sibilia (M5S, riconfermato) e Achille Variati (Pd), ex sindaco di Vicenza. 

Alla Giustizia Vittorio Ferraresi (M5S, anche per lui una riconferma) e Andrea Giorgis (deputato Pd e costituzionalista che disse no alla riforma renziana).Agli Affari europei Laura Agea (M5S, ex europarlamentare). Alla Difesa:Angelo Tofalo (M5S, già sottosegretario nel governo gialloverde, noto anche per una serie di gaffe e per la foto in tuta mimetica e mitra) e Giulio Calvisi del Pd, esperto di immigrazione, un passato nella Fgci e nella sinistra giovanile.  All’economia Alessio Villarosa (M5S, riconfermato) Pierpaolo Baretta (Pd, ex sindacalista Cisl, già al Mef con Saccomanni e Padoan) e Cecilia Guerra (Leu). Al Mise Alessandra Todde (M5S, ex amministratore delegato di Olidata, prima dei non eletti nella circoscrizione Isole alle europee), Mirella Liuzzi (M5S) Gianpaolo Manzella (finora assessore nella giunta Zingaretti, fortemente voluto dal segretario dem) e la renziana Alessia Morani (area Lotti-Guerini).

Alle Politiche agricole: Giuseppe L’Abbate (M5S)deputato pugliese, componente della commissione agricoltura della Camera, che si è occupato di Xylella. All’ambiente sottosegretario unico Roberto Morassut (Pd), già membro della commissione Ambiente della Camera e vicepresidente della commissione di inchiesta sul degrado delle periferie.

Alle infrastrutture Roberto Traversi (m5s) Salvatore Margiotta (Pd).  Al Lavoro: Stanislao Di Piazza (M5S) e Francesca Puglisi (Pd). All’Istruzione Lucia Azzolina (M5S) – insegnante e sindacalista – e Giuseppe De Cristofaro (Leu, un passato in Rifondazione e nel Genoa social forum).  

Alla Cultura: Anna Laura Orrico (M5S) e Lorenza Bonaccorsi (Pd, con delega al turismo, assessora uscente nella giunta Zingaretti). Alla Salute la dem – e prodiana – Sandra Zampa, cofondatrice del Partito democratico.
 

GLI SCENARI

Rispetto al tam tam di voci delle ultime ore, restano fuori dalla squadra di governo il dem Emanuele Fiano (che sembrava in corsa per l’Interno), Lia Quartapelle del Pd (agli esteri), due ex ministre Cinquestelle come Trenta (che non è neppure parlamentare) e Lezzi e l’ex ministro dem Maurizio Martina. Da notare che – con l’ingresso nel governo degli assessori del Lazio Manzella e Bonaccorsi – si liberano due caselle nella giunta Zingaretti aprendo nuovi scenari in vista di un rimpasto. Anche con il possibile coinvolgimento di esponenti Cinquestelle o vicini ai 5Stelle. Insomma, il Lazio come potenziale laboratorio di una collaborazione giallo-rossa anche al livello amministrativo.

Fonte:https://www.repubblica.it/politica/2019/09/13/news/governo_sottosegretari_viceministri_consiglio_ministri_conte_m5s_pd_leu_castelli_buffagni-235873676/

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