Bologna, 2 agosto 1980: per non dimenticare

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Oggi 2 agosto 2017, a Bologna, i famigliari delle vittime hanno lasciato l’aula del palazzo comunale dove si svolgeva la commemorazione per le vittime della strage del 2 agosto 1980 proprio mentre il ministro Gian Luca Galletti in rappresentanza del Governo, stava per cominciare il suo discorso.

La presa di posizione di critica dei famigliari delle vittime è condivisibile anche a causa della richiesta di archiviazione dell’inchiesta stessa.

Riproponiamo uno stralcio dell’articolo postato da Nordmilanotizie.it lo scorso anno per non dimenticare ciò che ha provocato l’attentato nella dotta Bologna, fermando la vita di 85 persone e il ferimento di 200. Mario Piromallo

Il 2 agosto 1980, alle ore 10,25, una bomba esplose nella sala d’aspetto di seconda classe della stazione di Bologna.
Lo scoppio fu violentissimo, provocò il crollo soccorsidelle strutture sovrastanti le sale d’aspetto di prima e seconda classe dove si trovavano gli uffici dell’azienda di ristorazione Cigar e di circa 30 metri di pensilina. L’esplosione investì anche il treno Ancona-Chiasso in sosta al primo binario.
Il soffio arroventato prodotto da una miscela di tritolo e T4 tranciò i destini di persone provenienti da 50 città diverse italiane e straniere.

Il bilancio finale fu di 85 morti e 200 feriti. (testimonianze di Biacchesi e da “Il giorno”). La violenza colpì alla cieca cancellando a casaccio vite, sogni, speranze.

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